CONTRIBUTI TEORICI |
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Tipo di gruppo | 1) Gruppo di psicoterapia analitica, Gruppoanalisi Soggettuale. |
Domanda (modalità di inizio del rapporto) |
Individuale (e/o su invio di un collega,
di un familiare ecc) o di un servizio (interno-esterno) in un
ambulatorio pubblico Vi è il problema dell'analisi della domanda, del contesto, della auto-rappresentazione, delle aspettative. Prevede colloqui preliminari e una diagnosi intesa in senso ampio. Va fatta una valutazione rispetto all'inserimento in uno specifico gruppo. |
Tipo di utenza e tipologia di pazienti | In grado di formulare una domanda e condividere il progetto terapeutico (anche con eventuale supportatività e preparazione al gruppo). Indicazioni classiche alla terapia analitica di gruppo. Il problema, oggi, non è prevalentemente solo gruppo si o no ma anche `Quale paziente per quale gruppo'. |
Numero utenti | 5 - 9 |
Sede | Studio professionale privato o pubblico (ambulatorio e simili). |
Set(ting) e matrice di gruppo |
Strutturato e stabile dopo le fasi di fondazione
o le uscite o gli inserimenti di nuovi pazienti. Creazione progressiva di una matrice dinamica transpersonale. Posizione a cerchio, frequentemente un tavolino al centro. |
Cadenze sedute |
Due volte a settimana (1h o 1h e 30) o
due sedute consecutive. Una volta a settimana. Occasionali integrazioni di sedute individuali o familiari, (necessarie soprattutto per i disturbi di personalità). Integrazioni stabili se terapie bimodali. |
Pagamento | Diretto nel caso di lavoro privato. Indiretto se si svolge in servizi. |
Farmaci | Trattamento farmacologico possibile e tendenzialmente transitorio. Gestito da psichiatri esterni al gruppo (in contatto con lo psicoterapeuta) o in qualche caso dai conduttori stessi. L'elaborazione dei vissuti psichici e degli aspetti simbolici legati all'assunzione dei farmaci fa parte del lavoro del gruppo. |
Durata | Lunga, di tipo analitico. Solitamente almeno 3 anni. |
Fondazione | La fondazione di un gruppo è variabile asseconda i contesti nelle modalità, nella durata. Essa tuttavia, deve tendere a costruire un assetto stabile, a facilitare la possibilità di ingresso nel gruppo, la sua strutturazione, la stabilità nella partecipazione ad esso, ecc.. |
Obiettivi |
Trasformazione del self e superamento
della psicopatologia, maturazione delle strutture psichiche,
comprensione/distanziamento dalla gruppalità interna e
dalla identità/patologia sintomatica. Separazione/individuazione. Conseguimento di adeguate capacità comunicative relazionali e di essere, sia dentro se stessi che socialmente, in un rapporto io-noi il più possibile autentico e vivibile. Sufficiente `cura' del rapporto con il self e con l'alterità. Soggettivazione. Apertura di dialogo con le matrici familiari sature. Integrazione mente-corpo-relazione. Più forte e verbalizzata presenza del simbolico nei gruppi analitici senza movimento. |
Processualità |
Comunicazioni-interazioni visibili ed invisibili
(inconsce) non pensabili e non dicibili a sé ed all'altro,
verbali e non verbali, relazionali. Riportare nel gruppo pensieri ed accadimenti esterni. Supportività se necessaria, meglio se gruppale ed effettuata dai pazienti stessi. |
Corpo | Pur indiretta, la presenza del corpo è centrale in ogni tipo di gruppo poiché esso è il luogo dove la relazione vive ed agisce. Va tenuto in conto la centralità della comunicazione non verbale in terapia di gruppo ed il fatto che una psicoterapia di gruppo approfondita è anche una " terapia biologica" (Fasolo) poiché può incidere positivamente anche a livello somatico e sanitario. |
Istituzione | La presenza degli aspetti istituzionali è centrale nei gruppi sia nel caso di presenza effettiva di essi (fa parte del del lavoro gruppoanalitico gestire i rapporti tra gruppo ed istituzione ed il rapporto con i colleghi), che di presenza indiretta e psichica (istituzioni di appartenenza del terapeuta ecc.). |
Responsabilità/Conduttore | Gruppoanalista/i (inteso in senso ampio). Importanti le tematiche relative alla committenza ed alla storia psichica e professionale del conduttore. |
Conduzione |
Poca direttività soprattutto dopo
la fondazione e agevolazione del processo gruppale e della sua
funzionalità terapeutica, centratura sull'asse circolare
individuo interazione-gruppo. Mantenimento della responsabilità
terapeutica. Lavoro sul singolo "attraverso" il gruppo. Oscillazione fra processo gruppale qui ed ora e comprensione/trasfomazione della gruppalità interna. Costante attenzione al divenire processuale del gruppo e dei pazienti. |
Interventi (modalità tecnico-operativa) |
Attivazione della comunicazione,
e del processo rippale, interpretazioni, stimolazione della capacità
associativa ed auto-etero introspettiva del gruppo e dei singoli,
centratura sul qui ed ora e sul lì ed allora, sul non
dicibile a sé ed all'altro: storico, rappresentazionale,
familiare, inconscio. Attenzione prevalente al rapporto fra dinamiche intrapsichiche ed intragruppo ed a quella tra dimensioni comuni cative inconsce e relazionali. |
Formazione dei conduttori | Training gruppoanalitico (osservazione di gruppi terapeutici, supervisione, studio teorico-clinico, terapia personale analitica di gruppo, e/o individuale, partecipazione a workshops di dinamica di gruppo, conseguimento delle capacità di fondare e condurre il contesto/campo gruppale in rapporto ai singoli e di "essere il primo paziente del gruppo" (Foulkes) all'interno di una forte consapevolezza psicopatologica e della centralità dell'efficacia della cura. Capacità di effettuare una fondazione del setting clinico-gruppale. |
Notazioni | Variazioni nel set(ting) e nella conduzione, e una integrazione di formazione specifica vanno previsti nel caso di gruppi analitici gestiti all'interno di istituzioni e servizi (ad es. psichiatrici, carcerari, associazioni, comunità, ecc.). Proprio per la loro maggiore "ambizione", approfondimento ed efficacia i gruppi di terapia analitica sono quelli a maggior rischio di iatrogenia e maggiormente sono auspicabili astinenza, intesa come "campo mentale" e come elaborazione di esso, con modalità di trasparenza gruppo-analitica. Vanno inoltre evitati o elaborati con etica ed onestà comunicativa gli eventuali rapporti precedenti ed attuali fra pazienti e fra loro e gli analisti. Lo stesso per quanto riguarda le dinamiche extra set(ting) (di potere istituzionale ecc.) sia reali che simboliche. Va realizzata molta chiarezza (anche elaborata via via) sulla domanda terapeutica personale, sugli obiettivi terapeutici e sui modi per conseguirli. Il lavoro con i gruppi richiede, inoltre, forse ancor più degli altri set(ting) psicoterapeutici, una forte trasparenza e correttezza etica del conduttore (a partire dalle questioni economiche ed istituzionali). Infine eventuali integrazioni del trattamento vanno elaborate nelle loro valenze clinico-dinamiche. |
Tipo di gruppo |
7) Gruppo di formazione e sensibilizzazione (es. danza terapia ed in genere movimento creativo, psicodramma, ecc.). |
Domanda (modalità di inizio del rapporto) |
Individuale. Sottogruppi. Associazioni. Operatori, Istituzioni. |
Tipo di utenza e tipologia di pazienti |
Operatori socio-sanitari-educativi. In
grado di autogestirsi in gruppo. Animatori-associazioni-specializzandi di vario tipo, psicologi. |
Numero utenti | 7 - 30 |
Sede | Servizi. Strutture private. Territorio, istituzioni, palestre o sale adeguate. |
Set(ting) e matrice di gruppo |
Strutturato. Stabile. Movimento, ritmicità,
suono. Spazi possibili per l'elaborazione simbolico-verbale-analitica. Centralità della dimensione e del simbolismo antropologico e culturale, centralità della corporeità e del movimento. |
Cadenze sedute |
Varia. Da un work-shop di sensibilizzazione
ad un corso strutturato di durata medio-lunga con cadenza settimanale,
mensile, ecc.. Accesso chiuso, semi-chiuso, semi-aperto. |
Pagamento | Solitamente diretto o indiretto se promosso da strutture pubbliche. |
Farmaci | Non pertinente. Non significativo. |
Durata | Da 30 ore (sens.) a 400 ore (form.) a corsi triennali (training). |
Fondazione | Attenta strutturazione del set(ting) e del rapporto fra lo specifico linguistico ed i problemi clinici, relazionali, formativi. |
Obiettivi |
Apprendere la tecnica di base o approfondita.
Favorire processi di consapevolezza sulle dinamiche e le processualità
del gruppo e sugli aspetti non verbali della comunicazione. Innescare processi di crescita personale e collettiva e di maggiore consapevolezza psico-corporea di sé. |
Processualità | Gruppo allargato-coppia-piccolo gruppo-individuo-gruppo. Interazione visibile e riabilitazione di elementi transpersonali. Se presente una competenza gruppoanalitica, lavoro per il passaggio del transpersonale all'interpersonale tramite la simbolizzazione corporea ed il gruppo o simili. |
Corpo | In parte in questo tipo di gruppi la formazione avviene tramite esperienze che attraversano direttamente il corpo ed implicano movimento. Pur mantenendo la sua specificità è necessario che la creatività si confronti con il metodo, il `pensar su' ciò che accade, la responsabilità professionale e psicologica del conduttore. |
Istituzione | L'aspetto istituzionale su questi gruppi può essere molto variabile e può andare da un antico e problematico spontaneismo all'uso di queste prassi dentro istituzioni di cura psichiatriche, pedagogiche, sociali. |
Responsabilità/ Conduttore |
Danzaterapeuta (o musicoterapeuta ecc.) didatta con competenza psicoterapeutico-analitica e gruppale, coadiuvato da uno staff misto con competenza negli strumenti espressivi o in gruppoanalisi (per l'elaborazione simbolica e verbale del gruppo). E' necessaria comun que una competenza clinico-relazionale oltrechè infralinguistica. |
Conduzione | Mista. Centrata sul compito e sul processo espressivo e comunicativo mediato dall'espressione corporea, fluttuante tra compito e processo, fra direttività e stimolazione ed agevolazione del processo di formazione |
Interventi (modalità tecnico-operativa) |
Attivazione, comunicazione verbale.
Spiegazioni cognitivo-dinamica sulla corporeità, sul contatto
emotivo-relazionale con il noi ed il mondo simbolico. Linguaggio prevalentemente non verbale (ritmico, gestuale) o poco verbale salvo che nei momenti di rielaborazione dell'esperienza. Attenzione funzionale ad intrapsichico, intragruppo ed intergruppo. |
Formazione dei conduttori | Training didattico. Psicologico/psichiatrico/sociale. Esperienze personali ad orientamento gruppo-analitico e formazione alla conduzione dei gruppi. I gruppi di danza terapia ed in genere di arte terapia o creativi hanno una loro specificità legata allo specifico strumento adoperato. |
Notazioni |
I gruppi arte-terapeutici o creativi hanno
una loro specificità in passato spesso ideologizzata. I modelli teorico-clinici spesso si sono mantenuti sul generico e sull'ottimistico. E' in corso oggi un'elaborazione che li specifichi meglio o come strumento pedagogico o come strumento terapeutico: in questo secondo caso la formazione pur con le sue specificità tende ad intrecciarsi con quella psicoterapeutica e gruppoanalitica. |
COPPIA
MICRO
MACRO
MEGA
VIRTUAL
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